Testo per studenti B2. Requisiti: usi del congiuntivo, frasi passive, modi indefiniti.
Per secoli le malattie hanno colpito la città di Venezia, uccidendo suoi abitanti, rovinando la sua economia e diffondendo il panico. Nella storia, poche città sono state così colpite dalle epidemie come Venezia: tra il 974 e il 1793, la città è stata colpita dalla peste per ben 69 volte, per una media di circa un’epidemia ogni 12 anni. Non sorprende quindi che oggi molti considerino la peste come il vero, grande nemico di Venezia. Ma è davvero così? Le epidemie di peste hanno portato solo morte e distruzione a questa grande città? Per rispondere a questa domanda dobbiamo capire meglio il rapporto tra Venezia e la peste e chiederci come si viveva durante e dopo una pestilenza?
Sebbene avvenissero relativamente spesso, le pestilenze erano sempre degli eventi eccezionali e per le quali erano necessarie delle risposte eccezionali. Per prima cosa, scoperti i primi casi di contagio, il governo decretava lo stato di emergenza, preparando le contromisure necessarie. Fatto ciò, un “banditore” (una persona preposta a leggere i “bandi” del governo) era mandato per le vie della città per avvertire la popolazione, che non poteva leggere i bandi da sola, essendo per la maggior parte analfabeta. Nei giorni seguenti le attività commerciali come i ristoranti e le osterie, i casini e le industrie venivano chiusi e iniziava il coprifuoco permanente. Durante questo periodo, uscire di casa era illegale e si poteva essere puniti con la pena di morte. L’erba erba cresceva nelle calli e nei campi, la Città era deserta e solo i cosiddetti ‘medici della peste’ potevano muoversi liberamente per fare il loro lavoro. Chi erano queste persone?
I medici della peste erano professionisti esperti, il cui lavoro non era limitato all’assistenza ai malati. Con le conoscenze mediche di quell’epoca nessuno poteva curare la peste. Il principale ruolo dei medici della peste era quello di segnalare i malati di peste al governo, scrivendo i loro nomi nel registro della città. Fatto questo, scrivevano il testamento del malato e passavano al paziente successivo. L’abbigliamento dei medici della peste era inconfondibile e serviva a proteggerli, evitando il contatto fisico con i malati. Guanti, camici e mantello proteggevano il corpo del medico ed un lungo bastone veniva usato per spostare le coperte e i vestiti del malato evitando che il dottore dovesse avvicinarcisi. Ma la parte più inconfondibile del costume era sicuramente la maschera che indossavano. La maschera proteggeva il viso del dottore; il lungo becco, contenente olii, spezie, incenso o fiori profumati, proteggeva il medico dall’aria; infine, gli occhiali proteggevano gli occhi. I medici, così vestiti, erano considerati invulnerabili alla malattia. Sebbene necessari, i medici della peste non erano molto ben visti, poiché la loro presenza era sinonimo di morte imminente.
Venezia, la città del divertimento e della bellezza, durante un’epidemia diventava una città di fantasmi. Ma è vero che la peste era il vero nemico della città? Non esattamente. Dopo ogni pestilenza, la città guariva velocemente, tornando più forte e più bella di prima e la gratitudine vinceva sulla disperazione. Il governo costruiva monumenti e gli artisti creavano opere d’arte per ringraziare Dio, la Madonna e i santi, i quali li avevano protetti e salvati. Due delle più belle chiese di Venezia, la Chiesa del Santissimo Redentore e la Chiesta della Madonna della Salute sono state costruite dopo le più grandi pestilenze che la città abbia mai visto: rispettivamente quella del 1575-1577 e quella del 1630-1631. Ancora oggi, i veneziani festeggiano la fine delle due epidemie durante la Festa del Redentore (la domenica dopo il terzo sabato di luglio) e la Festa della Madonna della Salute (il 21 novembre di ogni anno) con feste, banchetti all’aperto, fuochi d’artificio e vino in abbondanza (come vuole la tradizione). Anche durante il carnevale di Venezia, famoso in tutto il mondo per essere la festa del divertimento e della spensieratezza, non è raro incontrare qualcuno che indossa un costume da medico della peste, come se volesse ricordare a tutti che anche dopo un’epidemia, la vita vince sulla morte.
GLOSSARIO
Glossario
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Termine
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Traduzione
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Funzione grammaticale
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Colpire
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降临 / 侵袭
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Verbo trans. reg. (Io colpisco)
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Peste
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黑死病
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Sost. femm.
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Diffondere il panico
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使人感到恐慌
/ 引发恐慌
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Uso fisso
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Epidemia
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瘟疫
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Sost. femm.
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Pestilenza
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黑死病的瘟疫
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Sost. femm.
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Eccezionale
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特殊的
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Aggettivo
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Decretare
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颁布
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Verbo trans. reg.
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Contromisura
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对抗措施
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Sost. femm.
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Bando
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法令
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Sost. masch.
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Analfabeta
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文盲的
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Aggettivo
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Osteria
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酒家
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Sost. femm.
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Casino
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赌场 / 妓院
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Sost. masch.
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Coprifuoco
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宵禁
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Sost. masch.
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Pena di morte
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死刑
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Sost. Femm. + sost. femm.
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Calle
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威尼斯的小巷
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Sost. femm.
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Campo
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威尼斯的广场
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Sost. masch.
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Limitare
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限于
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Verbo trans. reg.
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Conoscenze mediche
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医理
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Sost. femm. plur. + aggettivo
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Registro
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登记簿
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Sost. masch.
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Testamento
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遗命
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Sost. masch.
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Inconfondibile
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可辨认的
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Aggettivo
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Evitare
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避免
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Verbo trans. reg.
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Camice
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大衣
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Sost. masch.
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Maschera
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面具
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Sost. femm.
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Becco
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喙 / 鸟喙
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Sost. masch.
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Invulnerabile
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刀枪不入
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Aggettivo
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Essere ben visti
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受敬重
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Espressione fissa
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Gratitudine
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谢意
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Sost. femm.
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Monumento
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纪念碑
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Sost. masch.
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Carnevale
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狂欢节
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Sost. masch.
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Spensieratezza
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轻松的心情
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Sost. femm.
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Espressioni particolari
固定搭配
▷ Diffondere il panico: causare molta agitazione in un gruppo di persone.
- Diffondere il panico tra i nemici. 使敌人感到恐慌。
-Un terremoto ha colpito la capitale, diffondendo il panico tra la popolazione. 首都发生了地震,引发民众恐慌。
▷ Essere ben visti: essere trattati con rispetto; essere rispettati.
- La loro famiglia era ben vista alla corte del Re. 他们家族在宫廷中无疑颇受敬重。
- Era ben visto un tempo. 他曾风光一时。