Turandot è l'ultima opera di Giacomo Puccini. È un dramma lirico in tre atti e cinque quadri su libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni, tratto dalla fiaba omonima di Carlo Gozzi.
Puccini inizia a comporre Turandot nel 1920.
Quest'opera occupa tutto il resto della sua vita, fino al 1924 quando muore a Bruxelles. L'opera rimane incompiuta, Puccini completa l'orchestrazione dei primi due atti, e del terzo fino all'aria di Liù “Tu che di gel sei cinta”.
Dopo la sua morte lascia a Bruxelles le bozze del duetto finale tra il principe Calaf e la principessa Turandot.
Molti studiosi ritengono che Puccini non avrebbe potuto trovare un finale adatto per l'ultima scena.
Franco Alfano completa l'opera.
Personaggi principali:
– Turandot, principessa (soprano);
– Calaf, figlio di Timur, principe tartaro (tenore);
– Liù, schiava di Timur (mezzo soprano);
– Ping, Gran Cancelliere (baritono);
– Il boia (Pu – Tin – Pao) (comparsa)
A Pechino, al tempo delle favole, vive Turandot, bellissima principessa dal cuore di ghiaccio. Molti principi arrivano da ogni parte del mondo per chiedere la sua mano, ma la principessa non vuole sposare nessuno. Tutti i principi devono superare una difficile prova: ci sono tre indovinelli da risolvere, se li risolvono possono sposare Turandot, se falliscono il boia taglia loro la testa.
Il principe Calaf, figlio del re dei tartari si innamora della principessa e decide di tentare la prova dei tre indovinelli.
Il principe Calaf riesce a risolvere tutti e tre gli indovinelli. La principessa Turandot non vuole sposare il principe, Calaf dice alla Principessa che se riuscirà a indovinare il suo nome prima dell'alba, potrà condannarlo a morte. Turandot quella notte ordina che nessuno deve dormire a Pechino, e ordina di cercare il nome del principe straniero. Alla fine, Calaf bacia Turandot e conquista il suo cuore.
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